19/02/07
posted by tolo at 17:04
Varano - San Luigi 1-0
(articolo del Fez)

Brutta domenica per il S.Luigi che in quel di Varano Borghi incassa la nona sconfitta stagionale, allontanandosi ulteriormente dalle zone alte della classifica. Primo tempo equilibrato, in cui le due squadre provano qualche affondo senza però ottenere risultati degni di nota. Secondo tempo sicuramente più vivace, dove il S.Luigi cerca di fare sua la partita in più di un’occasione, mettendo alle strette un Varano in evidente calo fisico-atletico. Si nota un ritmo diverso, in cui l’equilibrio del primo tempo sembra ora lasciare spazio a una superiorità da parte del S.Luigi. Il momento a favore non viene però sfruttato e a circa 5 minuti dalla fine la beffa. Gran palla di Pizzuto (il migliore dei suoi) per il neo entrato n°13 che anticipa di testa Cannolo firmando il gol-partita. Nel finale sono vibranti le proteste nei confronti del direttore di gara, e a farne le spese sono prima l’autore del gol che viene espulso per essersi tolto la maglietta e poi è il nostro capitano Gigio che viene espulso a partita ormai terminata.
Resta il rammarico di avere perso contro una squadra davvero mediocre che non ha assolutamente meritato di vincere la partita. D’altro canto il rammarico più grande è stato il fatto di non avere approfittato a pieno del momento favorevole in cui gli avversari erano veramente calati di tono…qualche cambio in più avrebbe senza dubbio aiutato la squadra, soprattutto per l’assalto finale. Ora non resta che guardare avanti, partita dopo partita, dando il massimo fino alla fine. Al termine del campionato si tireranno le dovute somme e si trarranno le opportune conclusioni.
Il regista

 



14 Comments:


At 18:58, Anonymous Anonimo

Non mollare mai...

 

At 20:34, Blogger ciuzzo

sotto col comabbio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

At 22:24, Anonymous Anonimo

Bravo ciuzzo...

 

At 08:27, Anonymous Anonimo

..troppo un peccato, credo la nostra miglior partita dopo coarezza..cmq, siamo usciti a testa alta almeno questa volta e non è poco!!per quanto mi riguarda, quel ciccione del caxxo che dovrebbe essere l'allenatore del comabbio non l ho per niente dimenticato..

 

At 11:44, Anonymous Anonimo

boh nn so a me sembra ke sia stata la partita piu brutta del campionato sinceramente... voliamo troppo cn la fantasia e nn siamo concreti e onesti... nn meritavamo certo di perdere ma cn tutto il parlare ke facciamo dovremmo essere 4° e invece siamo sempre li... poi va beh lasciamo perdere le scelte tecniche se no ci vorrebbero 2 blog... in ogni caso spero ke facciamo vedere veramente quanto valiamo perkè fino ad ora nn l abbiamo quasi mai dimostrato...nn si possono perdere queste partite se si voule concludere qualcosa... in casa nn cè storia e poi cn quei chiaccheroni del comabbio nn dobbiamo far figure...

 

At 12:01, Anonymous Anonimo

Comabbio ti stiamo aspettando...Come on San Luigi!!

 

At 15:04, Anonymous Anonimo

non mollate ragazzi.............

 

At 03:20, Anonymous Anonimo

per me abbiamo perso per colpa dell'arbitro

 

At 03:21, Anonymous Anonimo

ma gaz e farfy hanno giocato sullo stesso campo domenica?

 

At 00:04, Anonymous Anonimo

Lezione di serietà
Nel confuso dibattito sulla politica estera delle ultime settimane, Massimo D'Alema ha mostrato la stoffa politica che anche gli avversari gli riconoscono. Non ha mai mancato di rivendicare il significato e la coerenza della sua azione alla Farnesina, ha sottolineato la svolta che a suo giudizio quell'azione manifestava rispetto al governo precedente, ha sempre cercato di difenderla dalle pressioni che miravano a spostarla su un terreno più radicale, di rottura più o meno palese con il quadro tradizionale delle nostre alleanze.
In questo sforzo quotidiano il nostro ministro degli Esteri ha fatto qualcosa che in Italia non è certo usuale: ha parlato con nettezza, e lo ha fatto ripetutamente. Ha detto fuori dai denti, rivolto ai turbolenti soci della sua coalizione militanti nella sinistra radicale, che un governo che si rispetti deve potersi reggere su una propria maggioranza in politica estera; che su un tema così decisivo non sono ammissibili apporti dell'opposizione; che se non si sta su questa strada allora l'unica alternativa è quella di abbandonare la partita. Non solo. D'Alema ha fatto di più: su ciò che andava dicendo ha deciso di impegnare la propria personale immagine di uomo di Stato. Dando una lezione di quella che si chiama «responsabilità politica», e insieme una lezione altrettanto importante di moralità politica, ha fatto chiaramente capire che in caso di sfiducia al suo operato di sicuro egli non avrebbe potuto restare al suo posto.
Ma naturalmente, ascoltando il D'Alema dei giorni passati, nessuno poteva dimenticare l'esistenza, accanto al D'Alema statista, di un altro D'Alema: del D'Alema tattico consumato, esperto di assemblee e di giochi d'aula, dell'oratore abile a radunare consensi. E' stato questo il D'Alema che ha parlato ieri a Palazzo Madama. Alternando con avvedutezza impegni e disimpegni, cautele e toni morbidi da un lato e affermazioni recise dall'altro, usando insomma tutti gli strumenti offertigli dal lessico e dalla dialettica, il ministro si è impegnato nel tentativo di convincere i recalcitranti della maggioranza a non fargli mancare l’appoggio. Sfortunatamente, il suo si è rivelato un tentativo disperato. Ha prevalso la coerenza ideologica di un pugno di massimalisti, cocciuta sino all'accecamento, e l'appoggio richiesto è mancato: il Senato non ha approvato la politica estera del governo.
Adesso sappiamo che Prodi, dopo aver incontrato il presidente Napolitano e averne ascoltato il consiglio, ha deciso saggiamente di dimettersi. Ma al di là di questa decisione si può pensare — e siamo sicuri che egli per primo in queste ore lo sta pensando — che esista uno specifico caso D'Alema. Chiedergli perentoriamente di non partecipare al prossimo governo ha un sapore maramaldesco che non ci piace; sarebbe quasi rivestire i panni di Shylock. Una cosa sola pensiamo che l'opinione pubblica possa chiedere in questo momento a Massimo D'Alema: una parola, un gesto, veda lui quale, che comunque non dissipi la lezione di serietà, di impegno e di coerenza, che le sue parole hanno offerto al Paese nelle settimane passate.

 

At 10:02, Anonymous Anonimo

ma cit...

 

At 10:24, Anonymous Anonimo

..NON C HO CAPITO UN CAXXO..

 

At 11:08, Anonymous Anonimo

sinistra radical chic ma come stai messo?????????

 

At 20:24, Anonymous Anonimo

diciamo che pare un copia e incolla...cmq d'alema è un coglione...fa pena anche a sua madre...